Nessuno è lasciato
Le Politiche Attive del Lavoro (PAL) sono tutte quelle azioni volte a facilitare l’inserimento o reinserimento lavorativo delle persone in cerca di un’occupazione.
Sapiens spa ritiene che aumentare l’occupabilità delle persone attraverso le PAL, soprattutto in un contesto storico come l’attuale, sia un’attività di primaria importanza.
Le persone alla ricerca di un’occupazione vengono sostenute attraverso la progettazione e la realizzazione di percorsi di accompagnamento.
Alle aziende che offrono un’opportunità di impiego viene fornita una consulenza sulle possibilità di riconoscimento di sgravi o incentivi correlati alle assunzioni.
CASE HISTORY… TUTTO VERO

Capita anche che persone valide, con un percorso di studi e di vita esemplare, persone che non sono mai state davvero ferme nella vita, che anche da studenti hanno sempre lavorato, fatichino a trovare occasioni vere e stimolanti di lavoro. E come si fa a non abbattersi e rallentare il ritmo? Anche in questi casi la prima cosa è iniziare a vedersi con costanza e in questi incontri capire la situazione generale. Il curriculum è compilato correttamente? Si può sempre migliorare e lo sistemiamo, ma non è male, non può esser quello il problema. La ricerca è fatta nel metodo corretto e con regolarità? Sì. La ricerca porta a qualche risultato concreto? Non si può dire di no…qualche colloquio viene proposto, ma sono sempre proposte oggettivamente poco appetibili. Lo sconforto sale.
Il mio ruolo allora diventa quello di incoraggiare, di valorizzare al meglio ogni piccolo passo che si fa. Parliamoci chiaro, ho davanti una persona davvero in gamba, che ha sempre dato il massimo, che improvvisamente si ferma…le si deve trovare un nuovo appiglio, stare ferma non è nel suo DNA.
Hai uno spazio per reinventarti? Senza dimenticare ma nemmeno trascurare tutto quello che sai e che sei, come possiamo trovare nuove strade da percorrere? Il lavoro a volte è proprio quello di consentire alle persone di tirare fuori potenzialità che possiedono già, di far loro allargare lo sguardo a prospettive nuove. “Sì, mamma, ma poi cos’è successo?” “Giusto…”. La nuova prospettiva si è aperta, forse non sarà il lavoro della vita, ma è attiva, fa, si ricarica e cresce in un ambito nuovo.
Da cosa può nascere cosa.

Poi c’è il caso di un ragazzo preso in carico e subito collocato. Evidentemente un ragazzo in gamba e con un buon profilo. “Beh, allora mamma con lui non hai più niente da fare!”. In parte vero…finché però il contratto termina e lui inizia a cercare, o meglio, già sul finire dell’esperienza si lancia, si candida a mille offerte, si candida e ricandida. Praticamente perfetto, sulla carta. Lui non ha certamente bisogno di stimoli. Però iniziamo a sentirci…a volte le persone vanno smorzate…le candidature vanno fatte il più mirate possibili.
A volte poi è semplicemente bello sapere che quando termina un contratto non si è soli nella ricerca. Si lima la tecnica di candidatura, si migliora dove possibile, ci si mantiene in contatto, ci si fa conoscere meglio e si scoprono potenzialità e competenze che a volte un curriculum non sa raccontare. Si spiega che a volte ci vuole un pochino di pazienza, che bisogna evitare di pretendere dall’altra parte una solerzia simile alla propria nel dare rimandi su eventuali colloqui, a volte aspettare è più proficuo di fare. “Sì, però mamma non sei mai contenta!”…meno male che non ha aggiunto “…nemmeno sul lavoro

Si era decisa a consegnare il suo Titolo d’Acquisto a Vittoria di Sapiens perché ne aveva sentito parlare bene da conoscenti che avevano fatto un percorso di orientamento con lei…e poi una sua parente aveva trovato lavoro con Sapiens…che fosse di buon auspicio?
Dopo più di 30 anni di lavoro, e di lavoro come operaia, ora si trovava in mobilità per 3 anni e poi???
Aveva iniziato a cercarsi un’occupazione ancora come operaia (che altro poteva fare dopo 30 anni??), qualche CV qua e là, consegnato a mano senza troppa speranza… e intanto il tempo continuava a scorrere…la mobilità fino al 2017…ma il 2017 sarebbe arrivato in un soffio!
Allora tanto valeva provare anche questo, usare il proprio titolo d’Acquisto per farsi aiutare a reperire un’occupazione da un’esperta del mercato del lavoro.
Vittoria la riempiva di domande e lei rispondeva a suo modo: timida e sintetica e forse un pochino sulle sue…insomma un’operaia è un’operaia…fa l’operaia 8 ore al giorno, per tutti i giorni dell’anno, per tutti i giorni della sua vita finché fallimento non ci separi!
Ma Vittoria insiste con le sue domande, è gentile si intenda, ma insiste…insiste: ciò che sa, ciò che sa fare, come è, le sue risorse…Vittoria non vuole arrendersi alla paura che la attanaglia: la paura di un colloquio di lavoro, di un rifiuto.
Vittoria insiste: sostiene che cercare un lavoro sia un lavoro, che non si possa portare un CV qui ed uno là…ci sono delle tecniche, delle strategie…bisogna conoscere il proprio territorio, bisogna “mapparlo”, bisogna conoscere gli operatori specializzati, bisogna navigare in internet.
Vittoria insiste…ma sai che forse qualcosa di buono c’è davvero? Di capacità in 30 anni ne ha sviluppate e non poche…e sai una cosa? La paura si può sconfiggere preparandosi bene ad un colloquio, conoscendo l’azienda che ci selezionerà, avendo consapevolezza del proprio valore professionale.