In questo articolo esploriamo le varie forme di sostegno a tutela dei neo-genitori che hanno un contratto di lavoro tramite Agenzia per il Lavoro (APL). Per iniziare vi diamo subito la risposta alla domanda più frequente:
Il dipendente somministrato (quindi con un contratto sottoscritto tramite APL) è meno tutelato rispetto al dipendente assunto direttamente dall’azienda? Risposta: No. Ha gli stessi diritti e, anzi, addirittura maggiori tutele.
Uomini e Donne: la situazione lavorativa italiana attuale
Il divario tra uomo e donna in ambito lavorativo è ancora presente ed è inutile negarlo. In Italia, secondo i dati riportati da una ricerca di Eurostat questo divario è del 5%. Potrebbe addirittura sembrare basso, ma a questa percentuale va aggiunta un’ulteriore considerazione: le donne italiane rappresentano solo il 42,1% degli occupati complessivi del paese e il tasso di attività femminile è del 56,2%, contro il 75,1% degli uomini che lavorano [rapporto del Censis].
A questa situazione va poi aggiunto l’impatto che la pandemia ha avuto sul mercato italiano. Le donne, assieme a giovani e stranieri, sono state tra le categorie più colpite dall’emergenza sanitaria. Secondo una ricerca Istat, le donne che hanno perso il lavoro nel 2020 sono state il doppio rispetto ai colleghi uomini.
Negli ultimi mesi abbiamo visto come questa emergenza globale abbia messo ancor più in ginocchio un sistema già fragile di per sé. Complici i vari fattori di carattere sia economico che sociale, la così tanto bramata libertà finanziaria sembra sempre più lontana per i giovani di oggi. Per questo è importante essere a conoscenza di tutte le tutele e agevolazioni presenti al giorno d’oggi. In questo articolo ci focalizzeremo sulle varie forme di sostegno per i neo-genitori, senza dimenticare che, per quanto riguarda il mondo del lavoro in somministrazione, è possibile rivolgersi a Ebitemp per conoscere tutte le varie forme di tutela.
Misure a sostegno dei neo-genitori con contratto di somministrazione.
I dipendenti con contratti di lavoro diretti, nel caso in cui arrivi un figlio, ricevono normalmente supporto dal datore di lavoro e dall’INPS.
I lavoratori in somministrazione ricevono supporto anche da Ebitemp, l’ente bilaterale nazionale (privato) per il lavoro temporaneo che nasce per assicurare ai lavoratori in somministrazione innovative forme di tutela.
Vediamo di seguito quali sono le principali misure di sostegno per mamme e/o papà.
Sostegno alla maternità
Ebitemp fornisce un sostegno economico:
- alle lavoratrici in gravidanza a cui non spetti l’indennità relativa alla maternità obbligatoria INPS, mediante un contributo una tantum di € 2.800 al lordo delle imposte previste dalla legge;
- alle lavoratrici in gravidanza che ricevono direttamente l’indennità dall’INPS e alle quali sia scaduto il contratto di lavoro in somministrazione, mediante un contributo integrativo dell’indennità di maternità fino al 100% della retribuzione precedentemente percepita.
Per sapere i requisiti richiesti, le tempistiche e le relative modulistiche consigliamo di visitare direttamente la pagina dedicata sul sito di Ebitemp:
https://ebitemp.it/lavoratori/sostegno/sostegno-alla-maternita/
Sostegno “una tantum” per l’adozione e l’affidamento
Questo tipo di sostegno è rivolto alle lavoratrici e i lavoratori con un contratto di somministrazione, che abbiano ottenuto l’adozione o l’affidamento di un minore o che partecipino ad un progetto di accoglienza temporanea, nel proprio nucleo familiare, di minori che si trovino in situazioni di difficoltà sociale.
Il contributo una tantum spetta qualora il rapporto di lavoro in somministrazione sia cessato nei primi 180 giorni dall’evento ed agli stessi lavoratori non spetti l’indennità Inps relativa al congedo per maternità/paternità obbligatoria.
Esattamente come per il sostegno alla maternità, anche in questo caso spetta un contributo una tantum di € 2.800 al lordo delle imposte previste dalla legge.
Per saperne di più consigliamo di visitare direttamente la pagina dedicata sul sito di Ebitemp:
https://ebitemp.it/lavoratori/sostegno/sostegno-una-tantum-per-ladozione-e-laffidamento/
Contributo per l’asilo nido
Questo tipo di sostegno è rivolto a lavoratrici madri o lavoratori padri che abbiano un contratto di lavoro in somministrazione pari o superiore a 7 giorni e con un’anzianità lavorativa di almeno 3 mesi lavorati negli ultimi 12.
Nel caso in cui entrambi i genitori avessero un contratto di lavoro in somministrazione potrà accedere al contributo un solo genitore.
Il contributo per l’asilo nido è mensile e per tutte le specifiche consigliamo di visitare direttamente la pagina dedicata sul sito di Ebitemp:
https://ebitemp.it/lavoratori/sostegno/contributo-per-lasilo-nido/
In Sapiens il lavoratore è al primo posto, per questo ci teniamo a mettervi a conoscenza di tutte le varie opportunità, garanzie e tutele che il mondo delle Agenzie per il Lavoro offre.
La lavoratrice e il lavoratore somministrato godono degli stessi diritti e della stessa retribuzione di un lavoratore diretto che svolge la medesima mansione. In più è circondato da un ecosistema che lo tutela e ne incoraggia la continua crescita personale e professionale.
Fonti:
internazionale.it/bloc-notes/giulia-testa/2020/03/06/donne-lavoro-salario/
infodata.ilsole24ore.com/2021/03/16/limpatto-covid-19-sul-lavoro-delle-donne-cinque-punti/
https://ebitemp.it/lavoratori/sostegno/sostegno-alla-maternita/
https://ebitemp.it/lavoratori/sostegno/sostegno-una-tantum-per-ladozione-e-laffidamento/
https://ebitemp.it/lavoratori/sostegno/contributo-per-lasilo-nido/